sabato 1 dicembre 2007

AmmazzaOrchi: una moda o una vita?

Ecco, abbiamo incontrato un nuovo personaggio.
Thiago, si chiama. Di professione Ammazzaorchi.
E' un guerriero. Ha un occhio malvagio.

Mentre mastico il cucchiaino di Zniwmolav, lo osservo.
E' uno che non parla molto del suo passato. Ma a me non interessa.
Lui picchia gli orchi e a me basta.

Si è offerto volontario per accompagnarci verso Mirabar. Il nostro incarico sembra semplice. Dobbiamo limitarci a portare una lettera dal capo di Mirabar da parte della Baronessa.

Beh.

Un nuovo picchiatore ci stava. Adesso manca solo che qualche anima pia si metta in testa di curarci nei casi estremi.

Partiamo con la carrozza. Tutti insieme.

Nella notte ci accampiamo e veniamo attaccati da due orchi sciabolati ( muniti di sciabola ) e da un goblin. Purtroppo il panzone era a far turno di guardia. Purtroppo per loro.

Noi iniziamo ad uscire dalla tenda. Gli altri. Io mi limito a devastare la tenda per uscire di fianco al goblin.

Che fugge spaventato prima di venir colpito da una frecciata di Bert. Bene.

Gli altri due vengono distrutti senza fatica dal nostro nuovo amico.

Torniamo a dormire. Senza problemi.

mercoledì 28 novembre 2007

La mia esperienza Lievita...

E con oggi ho vinto 500px senza sforzo.

Beh, bene.

Riposiamo ancora.

martedì 27 novembre 2007

Sventando avventatamente un piano già avviato.

Sì, questa volta mi han fatto entrare. E questa cosa già mi puzzava come le sfiatate posteriori di Krug. Per non parlare di quelle del fratello.

Il vecchio ascolta la nostra serata, convincendoci poi a presentarci a corte ( se così si può chiamare ) per ripetere il tutto alla baronessa.

Semplice. Lineare. Nessun imprevisto.

Certo. E la mia arma preferita è un cucchiaino.

Arrivati a palazzo siamo stati ricevuti immediatamente.
La baronessa si è presentata subito decisamente ostile nei nostri confronti. O forse no. Beh, io l'avrei seccata solo per lo sguardo che mi ha dedicato.
E Znimolav aveva la mia stessa idea.

Nella stanza, con appena quattro guardie, la baronessa ci ha ricevuto. Il vecchio ha iniziato subito a parlare, chiedendo di "conferire in privato". Conferire?

La tipa risponde qualcosa tipo "privato include anche le guardie.". Lui, portato da una devozione micidiale, ci casca e inizia a parlare, ma.... l'intervento del nostro oratore più bravo riesce a fermarlo.

Ok, l'oratore era Znimolav.
Dopo un po' di frasi sconnesse, che portano la nostra amata baronessa ad assumere uno sguardo da gnoll, è riuscito a raccontare la storiella della serata passata bene, nonostante qualche "divergenza operativa" con il suo amico Aramazio. Gh. Non ho riso solo per guardare la faccia delle guardie.

Mentre rido nella mia testa, una guardia si è allontanata dal trono per chiudere il portone di ingresso alla sala. Mi devo essere perso qualcosa, ma non importa. Per sicurezza ho preso in mano la mia amica a doppio filo.

Qui inizia la guerra. Il vecchio racconta come sono andate veramente le cose, mentre il nostro stregone compie versi e gesti per crearsi una sua armatura personale. Beh, capisco subito che la cosa sarebbe degenerata.

La battaglia è stata cruenta.

Non è vero, è stata solo costellata di sfortune e raggi magici. La baronessa ha iniziato subito con un "Uccideteli", seguito da una magia che io chiamo "la candela spenta con le mani". Praticamente ha riempito tutta la parte della stanza contenente il trono con del bellissimo fumo nero, sparendo alla nostra vista.
Il primo a cadere a terra è stato il vecchio.
Beh, dai, ammetto che la guardia gli ha tirato un bel calcione.

Beh, io ho iniziato subito a picchiare le guardie, con scarsi risultati.
In poco mi trovo con Vesi che spara frecce, Bert che pugnala le armature e con Znimolav pronto a far fulmini.

Un raggio rosso è spuntato dal fumo e mi ha preso, creandomi non pochi problemi.
Diciamo che in quel momento ho patito il colpo.
Tanto.

Znimolav si è divertito come un pazzo ad accecare casualmente le guardie, consigliandomi di correre a prendere una bella pozione di guarigione.
Non me lo sono fatto ripetere e son corso subito a rimettermi in forze.

La Baronessa intanto stava giocando a nascondino nella nebbia. Brava. L'ho scorta da lontano e subito, memore della carica andata a vuoto poco prima, tento nuovamente la sorte.

E la manco, tuffandomi nella nebbia.
La capra subito mi imita.

Purtroppo da dentro la cortina di fumo non ho seguito molto lo scontro.

Ma ad un certo punto ho sentito due colpi tonfi provenire dalla stessa direzione. E l'ho tentata di nuovo.

Caricaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh.

"Argh" sta per " emmò le spacco la testa dovunque ella si tro... ma cos'è quella cosa lagg"
Alla seconda "g" ero già arrivato dalla parte opposta della stanza, preso com'ero dall'impeto della carica.

Qualunque cosa fosse, non era la baronessa.

Ma comunque era cadavere.
Bel colpo Grunt. Grazie Grunt.

Diciamo che sono riuscito ad assestare il colpo di grazia alla creatura che prima era al baronessa.
E così ecco come ho ucciso il capo dei ladri, l'essere dal nome più stupido mai sentito, dopo Aramazio e Skrotos. Ma questa è una storia diversa.


Comunque abbiamo liberato al vera baronessa e ci siamo fatti assumere come " quelli che risolvono i casini che loro non potrebbero mai" , con sottotitolo " vi paghiamo per missioni difficilissime perchè se ci lasciate la pelle almeno ci riprendiamo i soldi"

Beh.

Un mercenario con impiego fisso.

Era un po' che cercavo un lavoro serio. Ero stanco di questi lavoretti a tempo determinato presi da tipi strani seduti nelle osterie.

Magari faccio carriera.

Grunt.

lunedì 26 novembre 2007

Il grande Piano.

Beh, abbiamo trovato il mezzo-capra.
Mezzo utile. E' ancora sordo. E molto stizzito.

Eravamo in un vicolo chiuso. L'hlfling, molto eroicamente, tenta di convincerci a "Tornare dal Vecchio" per "Denunciare la corruzione delle guardie e di Aramazio".

Con uno sguardo mi intendo con Znimolav. O come diavolo si chiama, lo stregone.
Noi si va'. Lo vedo già pronto con le mani che gli prudono.
Quest'uomo mi perplime, per quanto possa perplimersi un mezzorco.
E' sempre pronto ad accendere falò e fare scintille.

Bert segue l'halfling con l'idea di scappare a palazzo.
Noi li seguiamo nello stretto passaggio verso la strada, pronti ad andare dalla parte opposta.

Ma il fato ha deciso già di portarci in battaglia. Dal buio del vicolo che porta a sinistra, un paio di banditi accenna un misero attacco.
Una freccia parte da Vesi. Lei centra sempre il bersaglio. Anche se non arreca alcun danno. E' brava, diciamo che possiamo valutarne l'impegno.

Senza che nessuno possa fare nulla, Znimolav gioca con il suo incantesimo preferito. Dalle sue mani scaturiscono fiamme magiche che...arrostiscono i due bruti.
Grunt.

Si diverte sempre lui.

Comunque, per non mostrarmi da meno, mi sposto davanti al gruppo. Sono pronto ad affrontare un prossimo nemico. Dai, su, fatevi avanti. Dai!! Ehi, Banditi?!? He... SFFFFFFFFF...TOING!

Era una freccia. Mi ha mancato.
Ma il nemico si è fatto vedere, lo scorgo grazie anche ai corpi che bruciano ancora.

La mia mossa tattica è superlativa: mi faccio consigliare da vesi e parto alla carica, pronto a tagliarlo in due.

Lo avevo in pugno.
Dritto davanti a me.

Ma l'ho mancato.
Oddio, devo aver incrinato il muro dietro di lui.
In pochissimo mi segue lo stregone in carica.

Lui è fortunato come me, solo che la sua magia è più facile della mia ascia.

Il malcapitato muore fulminato, in un turbinio di scintille.

Grunt.
Ancora lui.

E' un tipo che muore in fretta, ma comunque è temibile.
Sarà per il fatto che possiede uno dei fodoschiena più grossi del mondo.
Bleah.

A questo punto la Halfling Femmina decide di addentrarsi in un piccolo passaggio verso l'interno del quartiere.

Noi seguiamo cautamente.

Nel mentre verifico il filo della mia bella.
E lei mi cade.

Che bel suono, ma sembra che gli altri non abbiano apprezzato tantissimo.

Vesi torna silenziosa e chiama a raccolta lo stregone.
C'è gente e lei ha un piano. Anche io ne avrei uno: Andiamo, uccidiamo tutti e usciamo.
Manca di poesia, mi dicono.

Vedo delle casse e sento qualcuno che combatte.
Strano, niente fuoco e niente scinti... ah, mi sembrava.

Ok Sono andati:un bandito e un arcere.
In fondo un altro arcere cade vittima della cecità di Znimolav e delle frecce di Vesi.
Io mi diletto nel lanciare una delle casse contro il muro.


Vabbè,entriamo nella porta protetta dai loschi figuri, una bottega di bare da morto.
E' una semplice officina all'interno, molto carina.
Sentiamo qualcuno che sale le scale. E io lo seguo.
Troviamo un pianerottolo, macchie di sangue e due porte. una sporca di sangue.

Entro e vedo un bandito con un...pugnale! Mamma mia che pericolo sti tipi.
Lo disarmo senza sforzo ( beh, portandogli via un polso. Tanto non ne avrebbe più avuto bisogno).
Lo prendo al collo e gli faccio la domanda che caratterizza tutta la mia giornata: " GRUNT ? ". Tradotto: " Io sono grosso. Tu sei piccolo. Parla."

Il tipetto si scioglie e racconta tutto quello che sa. Ci dice che tutte le informazioni che vogliamo sono in alcuni fogli sopra il tavolo.
E che nella casa ci sono preziosi nascosti.

Beh, ho pensato, se tutto è in quei fogli e se in casa ci sono dei preziosi, lui a cosa mi serve? Crunk. Lo sbatto con un po' di forza contro il muro, solo per tramortirlo. Evidentemente non li fanno più i banditi di una volta. Lui crolla a terra, probabilmente morto. E non l'ho nemmeno fatto soffrire.

Prendiamo i fogli, pieni di scarabocchi. Non li degno di uno sguardo, non avrei saputo trarne informazioni.

Mentre gli altri sono assorti nella lettura mi incammino verso l'altra stanza.
In un attimo anche gli altri son dietro di me.
Vedo tanta legna e tante casse. Rovistiamo nelle casse?


Naaaaaaa.
Faccio rovistare alla mi ascia.

In una trovo soldi e altra roba, tipo un mazzacoso doppio. Bah roba arcana ed esotica.

Qui abbiamo finito.

Andiamo dal vecchio. Ci tocca stavolta.
Nel cammino mi spiegano che esiste un piano dei nostri banditi, capeggiati da una figura chiamata Semmonemily. Vogliono sostituire la baronessa, mai vista, e vogliono rinchiuderla in una stanza segreta sotto le sue stesse stanze.


Mah, questi intrighi non mi appassionano.
Ma l'aria puzza ancora di battaglia.

Riposo. Anche io ne ho bisogno.

Stanco.

Gli ultimi eventi mi hanno stancato parecchio.
Pochi giorni, molto cammino. Ma sono accadute cose davvero inconsuete.

Mai mi sarei immaginato di trovarmi al fianco di un tappo, un Halfling che pensa solo alle carote e alle sue capre. Non mi arriva neanche al ginocchio, ma ha una buona mira con le frecce.

Mai avrei immaginato di fare amicizia con uno stregone umano, sempre che sotto tutto quel lardo ci sia davvero un umano. Mi è simpatico, per così dire, soprattutto per la sua predilizione nella distruzione incondizionata.

C'è anche un mezzo-capra. Mi assomiglia solo perchè è ibrido anche lui. Ma lui "tiene le corna". E un caratterino che mi ricorda qualche mezzorco delle mie terre.

Combatto con loro. Forse solo per il gusto di avere qualcosa da fare. Ma in fondo è divertente.

Li ho conosciuti per caso. Si sono intromessi durante una mia piccola discussione con stupidi orchi.
Li avrei messi a tacere da solo, ma il ciccione ha deciso di abbrustolirli senza pietà.
Colpendo magistralmente anche il mezzo-capra, che è subito partito alla carica, lasciandolo in fin di vita.

Solo ora capisco che, dopo averlo bruciacchiato, lo stregone lo ha anche reso sordo.

Bella mossa. Forse è per questo che il caprone è scappato. Mah. Non erano fatti miei, e non lo sono tuttora.

Da allora mi sono unito in un bel viaggio verso una città degli umani, quella che si vedeva in fiamme dalla foresta. Mi son portato sulle spalle il panzone quasi morto fino a valle, seguendo la piccola halfling.

Un vecchio, una loro amicizia, ci ha scortati fino al palazzo nella città. Ma non mi han fatto entrare.

Non ho capito bene il susseguirsi degli eventi, ma Vesi, l'halfling, mi ha spiegato brevemente che cosa dovevano fare loro. Con parole semplici. Probabilmente mi ha preso per uno mezzorco stupido come un orco. Ho lasciato correre, non avevo motivi validi per prendermela.

Il compito era quello di fare la guardia.
FARE LA GUARDIA????

Capite?

Mah, io no, non sul momento.
Ne ho approfittato per recuperare le ferite e affilare l'ascia. La mia bella. Solo lei mi capisce.

Comunque far la guardia non ci ha portato a nulla. Come immaginavo.
Non è da una finestra che si sconfiggono i nemici ma sul campo.
Stavo per dirlo, ma poi mi sono guardato intorno e ho deciso di tacere.
Lo stregone dormiva come il vecchio e il tappo guardava dalla finestra.

Dopo l'ennesimo giorno di noiosa guardia ( forse solo il secondo, ma l'ozio è davvero deleterio per me ), arriva la notizia: avvistato il nemico.

Alla buon'ora.

Le nuove istruzioni son state più chiare. E anche quasi accettabili.

- Trovate i nemici
- Picchiate i nemici
- Eliminate i nemici
- Prendete tutto quello che trovate.

Beh.
Le regole nella mia lingua preferita, quella di battaglia.

Ci hanno però affiancato il capo delle guardie del settore sud della città con una decina di uomini.

Inutile dire che non mi è piaciuto nemmeno un istante questo Aramazio.
Non capivo come mai dovessimo scortare questi uomini in divisa. Di cosa avevano paura?

O forse eran loro a scortare noi?

Siam partiti alla ricerca del nascondiglio delle mani di Yartar, i banditi accusati di aver creato scompiglio nella città con incendi e saccheggi. Qualcuno ha anche detto di aver visto dei ratti mannari.

Blah, animali strani con carne insipida e filacciosa, neanche buoni per il pasto.

Non resto a raccontare ogni passo della "Allegra combricola degli idioti in armatura", sarebbe superfluo.
Posso dire che ci siamo addentrati nei vicoli del settore sud e che Aramazio, sua suprema simpatia, ci ha "cortesemente" convinti ad entrare in una casupola a cercare i banditi.
Puzzava di trappola, cosa che ho puntalmente detto.
E che, puntualmente, gli altri non hanno ascoltato.

Io e lo stregone ci siamo buttati dentro senza troppi problemi, seguiti da circa 5-6 guardie e Aramazio in persona.

Abbiamo trovato un gruppetto di banditi.
Asrmati di pugnale.

In una stanzina.

Znimolav, il panzone, è andato a nozze con questa disposizione. Si diletta nella diffusione di morte a base di coni infuocati. Grezzo, pittoresco e funzionale. A me è piaciuto.

Solo che il nostro amico "io sono il capo e comando io" si è dimostrato corrotto, come tutte le guardie.

Dopo i primi due colpi verso i banditi, si sono tutti lanciati contro di noi.

No.

Di me.

Mi han colpito duramente, non tanto fisicamente quanto psicologicamente.
Degli umani così stolti da lanciarsi contro un mezzorco. Tsk.

Il capo era forte però. Davvero. Per un attimo mi sono visto in mezzo ad una vera battaglia, con veri nemici e vero pericolo. Io contro i nemici. Io contro tutti. Io. Sono entrato in Ira.

Forse il poco spazio. Forse la troppa foga. Mi son lanciato con la mia fida ascia contro Aramazio, mancandolo clamorosamente un numero spropositato di volte. Era veloce, quel dannato soldato.

Nonostante le ferite, ho continuato ad attaccare, insieme con lo stregone.
Intanto abbiamo fatto fuori qualche guardia e qualche bandito. Alcuni mi han guardato e son scappati.
Bah, nemici li chiamano?

Znimolav è finito nuovamente a terra, mentre Vesi, allertata dai suoni, si è fatta avanti con le sue freccie contro il soldato.

E a quel punto, l'ho preso.

Con violenza.

E l'ho finito mentre era a terra.
Con estremo godimento.

L'ira svanisce, il mondo torna normale, i soldati son scappati.

Rimesso in sesto lo stregone siamo usciti.

Bello, mi son divertito.

Da un vicolo sentiamo ancora rumori. Zoccoli, sembra.

Zoccoli?

Girato l'angolo, il mezzo-capra. Veloce ad arrivare. Gli farei anche i complimenti, ma, essendo sordo....

Stava combattendo con due loschi figuri. Mezze tacche. Che son durati ben poco.

Beh, siamo nuovamente in 4.

venerdì 12 ottobre 2007

Io Grunt.

E questa sera sento uno strano odore nell'aria.

Il mio dio, innominabile da parte mia e guercio di un occhio, mi mette alla prova.

Son suo figlio a tutti gli effetti.

Questa sera si annunciano cambiamenti nel vento.



E' ora di fare il filo alla mia Ascia.



sGrunt.

martedì 9 ottobre 2007

Io Sono Grunt

Io Grunt.


Sono alto 1,90 e peso 90 Kg.
Dicono.

Ho la fronte spaziosa e il viso imbronciato. Ogni tanto sbavo, ma io non ci credo.
Ho una mascella possente, verde.
Come tutto il resto.

Dicono che sono Scontroso. Non è vero, io sono Grunt.
sGrunt.

Ho vissuto per anni nelle terre fredde del nord. Spaccavo i sassi. Bel lavoro, ma preferisco ancora le risse con quello stordito di Krug e suo fratello.

Son partito, siamo partiti. Nessun motivo per restare, nessun futuro al freddo delle Terre.